Sempre più spesso a scuola le maestre fanno fare dei lavori e presentazioni che richiedono in seguito la plastificazione considerato che il numero negli ultimi tempi è quasi raddoppiato come la spesa per farli plastificare ho deciso di acquistare una pastificatrice/laminatrice per fare tutto a casa.
Quale usare e perché
In commercio se ne trovano due tipi a freddo e caldo o che funzionano in entrambi i metodi. La plastificatrice a freddo sono in pratica rulli pesanti che schiacciano un foglio adesivo sulla carta da plastificare, mentre quelle a caldo utilizzano appunto il calore per sciogliere la colla che, raffreddandosi, aderisce al supporto da plastificare. Quelle a caldo sono consigliate soprattutto per plastificare carta e affini comunque materiale che non si scioglie o deforma con il caldo, mentre quelle a freddo sono consigliate per i materiali di plastica.
La taglierina permette di selezionare tre tipi di taglio dritto, perforato e ad onda in modo da creare anche effetti particolari, inoltre ha anche uno smussa angoli.
La Prova
Dopo aver accesso la macchina ho selezionato la modalità a caldo, perché le sacche che ho io sono adatte per questo metodo, dopo circa 4-5 minuti la macchina è operativa quindi si può procedere all’inserimento del foglio dalla parte anteriore per uscire qualche minuto dopo perfettamente plastificato. In caso di inceppamento nella parte posteriore c’è una leva che consente di sbloccare il foglio inceppato. La plastificatrice è costruita in plastica di buona fattura sembra abbastanza resistente. La taglierina invece lo trovata poco scorrevole si deve fare forza per farla andare avanti e indietro.
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